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EVENTI 07-06-2019

Assemblea annuale AIEL 2019

L’ENERGIA DELLA FORESTA

>> Clicca qui per guardare la video presentazione sulle attività di Aiel <<

 

Il presente e il futuro del gigante delle rinnovabili

Il settore delle biomasse legnose, riunitosi oggi in occasione dell’Assemblea annuale dei soci di AIEL, Associazione italiana energie agroforestali, guarda al futuro con coraggio e fiducia, consapevole che la biomassa legnosa, il “gigante” delle rinnovabili può offrire un contributo determinante nell’ottica della transizione energetica dai combustibili fossili.

 

La gestione del bosco: il caso delle foreste del Marganai

L’Assemblea ha preso il via con il video patrocinato da AIEL e realizzato da Compagnia delle Foreste e Progetto SAM, in collaborazione con il Progetto LIFE FutureForCoppiceS e l'Azione COST EuroCoppice, che presenta i risultati di uno studio effettuato nelle aree ceduate nel complesso forestale del Marganai, in Sardegna, per anni al centro di polemiche sul presunto disboscamento ed erosione del terreno provocati dalla ceduazione. I risultati del progetto SAM dimostrano invece che tecnica di ceduazione (che si basa sulla naturale capacità di ricrescita delle piante) è una forma di gestione forestale sostenibile. Il bosco ceduo, pianificato a scala di paesaggio e alternato con altre forme di governo del bosco, può contribuire in modo decisivo alla tutela del  patrimonio forestale, alimentando al tempo stesso la filiera economica locale a valle, grazie alla produzione di legna e cippato e al loro utilizzo per la produzione di calore.

Guarda il video sul bosco ceduo.

 

I commenti di Domenico Brugnoni e Raul Barbieri

Tra i temi d'attualità, il Presidente di AIEL Domenico Brugnoni ha sottolineato proprio l’importanza di comunicare e di fornire all’opinione pubblica informazioni corrette e scientifiche, smentendo gli allarmi sensazionalistici che danneggiano un settore in espansione e pronto ad investire nell’innovazione e nella ricerca. Anche Raul Barbieri, Presidente di Piemeti Spa di cui AIEL è partner tecnico, ha sottolineato gli sforzi che il settore sta compiendo nell’ottica di sfatare i falsi luoghi comuni di cui è vittima, anche grazie all'impegno nella comunicazione e alle opportunità di networking che Progetto Fuoco mette a disposizione in occasione dei suoi eventi fieristici Progetto Fuoco a Verona, Italia Legno Energia ad Arezzo e PF Tecnologie alla Fiera del Levante di Bari.

 

Un anno di attività: la video presentazione delle iniziative messe in capo da AIEL

“Un anno molto impegnativo per il settore e per la nostra Associazione – ha commentato Marino Berton nella sua veste di consulente strategico di AIEL - al termine del video realizzato per raccontare le attività svolte nell’ultimo anno da AIEL –. Un’Associazione che è sempre più impegnata per rappresentare un’intera filiera che va dalla gestione del bosco alla produzione di combustibili e di stufe, fino all’istallazione e alla manutenzione degli apparecchi nelle nostre case. Affrontiamo ogni giorno un contesto difficile che impone grande attenzione e capacità di cogliere le sfide in modo costruttivo".  

Guarda la video presentazione sulle attività di AIEL.

 

L’energia della foresta: il tema centrale dell’Assemblea

Tutto il mondo dei produttori dei combustibili legnosi, dei costruttori e distributori delle tecnologie di conversione energetica, degli installatori e manutentori di stufe e caldaie non esisterebbe senza il bosco e la foresta: è per questo che la gestione forestale e l’analisi delle foreste italiane ed europee è stata il fulcro dell’intervento di Marino Berton. “Foreste e boschi che però non sono pienamente sfruttati –  ha spiegato Berton –. Il tasso di prelievo medio in termini di volume legnoso è meno di un quinto rispetto al tasso di incremento naturale dei boschi italiani eppure la filiera produttiva nazionale risulta dipendente dall’estero per l’approvvigionamento della materia prima e più di 2/3 del suo fabbisogno strutturale ed energetico viene coperto dalle importazioni. Sarà dunque importante raggiungere un incremento dell’approvvigionamento di risorse legnose dai boschi italiani nel contesto di una puntuale pianificazione forestale, di una razionale selvicoltura secondo criteri di sostenibilità e di un adeguato monitoraggio dei prelievi”.

 

Clean Air Dialogue: le risposte alle sfide del futuro del settore

La seconda parte dell’intervento di Berton si è concentrata invece sulle sfide che attendono il settore, e in particolare sul tema delle emissioni, alla luce delle novità introdotte con la firma del “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, sottoscritto dal Governo italiano nel corso del Clean Air Dialogue di Torino. Dopo aver sintetizzato i principali interventi previsti dal Piano di azione, Berton ha illustrato la posizione di AIEL sui provvedimenti. “Complessivamente – ha spiegato – AIEL ritiene che gli interventi e le azioni previsti vadano nella direzione giusta, riprendendo molti impegni già inseriti nel Protocollo d'Intesa firmato un anno fa dal Ministero dell'Ambiente e da AIEL per la riduzione delle emissioni degli impianti termici alimentati a biomasse legnose. Anche il Piano d'azione di Torino adotta un approccio di “filiera”, punta alla valorizzazione della certificazione di qualità dei biocombustibili per l'accesso agli incentivi come il Conto Termico e l'Ecobonus, e al miglioramento delle competenze degli installatori-manutentori”.

Oltre agli aspetti positivi, nel corso dell’Assemblea si è fatta chiarezza sui punti critici e sui temi che sono rimasti esclusi dal Piano: AIEL ritiene dannoso il mancato potenziamento delle attività di ispezione e controllo degli impianti, così come il ritardo accumulato nel popolamento dei catasti informatici degli impianti termici e l’assenza di specifiche iniziative di educazione al corretto utilizzo degli impianti a biomasse da parte dei cittadini. Infine, AIEL sottolinea l’importanza di mettere in campo azioni concrete ed efficaci per la promozione diffusa del Conto Termico, uno strumento fondamentale per garantire il turn-over tecnologico, di cui però resta inutilizzato circa l’80% delle risorse.

 

Le prossime sfide

“Nel nostro futuro – ha concluso Berton – ci attendono importanti sfide come il Conto Termico 3.0, le nuove regole per l’accesso agli incentivi, gli Ecobonus e l’aggiornamento delle regole per la formazione e la qualifica di installatori e manutentori. L’intera filiera sta attraversando una trasformazione, nel quadro della transizione energetica ancora troppo lenta dalle fonti fossili alle rinnovabili. Innovazione, professionalità, visione strategica, sostenibilità saranno sempre più i punti di forza decisivi per il gigante delle rinnovabili”.

 

Rinnovo cariche sociali 2019-2022

L'Assemblea dei soci ha rinnovato la governance dell’Associazione per il prossimo triennio. Domenico Brugnoni è stato confermato nel ruolo di Presidente.  Fanno parte del consiglio direttivo anche Massimo Biondani, Marco Palazzetti del Gruppo GAD, Domenico Dal Tio del Gruppo GPDP ENplus, Nereo Bussolaro del Gruppo GIMIB, Imerio Pellizzari del Gruppo GPPB, Sandro Orlandini del Gruppo GPPB, Pietro De Padova del Gruppo GPPB e Pietro Tarello.

 

 

Tavola rotonda “Bioenergie ed economia verde: il ruolo delle foreste“

A conclusione della mattinata si è svolta una tavola rotonda dal titolo “Bioenergie ed economia verde: il ruolo delle foreste”, che ha visto il contributo di alcuni esperti, moderati da Paolo Mori, giornalista e fondatore di Compagnia delle Foreste e rivista Sherwood. Alla tavola rotonda hanno partecipato Marco Bussone, Presidente di Uncem Unione Nazionale Comuni ed Enti Montani; Renzo Motta, professore di selvicoltura Università di Torino; Francesco Ferrante, Vice Presidente Kyoto Club; Michele Passarini, Presidente CIA Veneto (Confederazione Italiana Agricoltori) e Fabio Roggiolani fondatore del Festival EcoFuturo.

 

Le voci dei protagonisti della tavola rotonda

Marco Bussone Presidente UNCEM

"Dobbiamo combattere una sorta di schizofrenia del sistema Italia: a fronte di tante buone pratiche a livello locale di gestione forestale sostenibile e valorizzazione delle biomasse a fini energetici, è totalmente assente una strategia a livello nazionale: oggi la politica non decide, manca un pensiero organico che metta a fattor comune le tante esperienze positive che vengono dai territori. Se manca una visione del futuro, se non ci si interroga su quello che il Paese vuole essere, su questo e su molti altri temi, si pone un problema di tenuta e coesione sociale. La politica oggi è distratta da altri argomenti e sta perdendo di vista il futuro del Paese".

 

Renzo Motta Professore di selvicoltura Università di Torino

"Dobbiamo lavorare tutti per combattere contro le ideologie che ancora imperversano nel settore forestale. La ricerca scientifica può dare un grande contributo per rendere più sostenibile il sistema. Il bosco offre diverse opportunità, a cominciare dalla funzione protettiva degli equilibri idrogeologici e dal contributo all'assorbimento di CO2 , fino alla produzione di assortimenti di legname pregiato e dei relativi scarti che possono diventare un sottoprodotto da valorizzare per la produzione di calore. Tutto questo può avvenire nel pieno rispetto della biodiversità".

 

Francesco Ferrante Vice Presidente Kyoto Club

"Sul tema del cambiamento climatico dobbiamo essere chiari: oggi ci siamo già giocati 1°grado di quel grado e mezzo oltrepassato il quale non sarà più possibile limitare gli effetti devatanti del cambiamento climatico. Non c'è più tempo, è evidente che nell'emergenza bisogna smettere di emettere CO2 e contemporaneamente stoccare più carbonio possibile. Per fortuna, i sistemi economici si muovono in questa direzione anche senza la politica, magari con più lentezza, ma inesorabilmente. Trump nega il problema del cambiamento climatico ma durante la sua presidenza il numero delle centrali a carbone sul territorio americano è comunque diminuito, segno che il mercato ha preso coscienza del problema."

 

Michele Passarini Presidente CIA Veneto

"Non bisogna considerare le foreste solo come riserve di carbonio, è necessario considerarle anche per le opportunità economiche che offrono: è assurdo che il legno italiano debba essere portato in Austria per essere lavorato perchè in Italia manca una politica per il settore della prima lavorazione forestale. Questa filiera non può essere soffocata da un protezionismo fine a se stesso, servono interventi di incentivazione all'utilizzo della materia prima legno creando modelli di economia circolare".

 

Fabio Roggiolani ECOFUTURO

"La legna non è una risorsa 'vecchia', al contrario è una soluzione innovativa che dà risposte e soluzioni a diversi livelli: dalla lotta al cambiamento climatico, alla creazione di comunità autosufficienti dal punto di vista energetico. La diffusione di reti di teleriscaldamento nelle zone montane rappresenta, ad esempio, un'opportunità per valorizzare gli scarti delle lavorazioni boschive, una soluzione per ridurre l'impatto ambientale e una possibilità di sviluppo economico e occupazionale per territori svantaggiati."