Legno rinnovabile per costruire e per riscaldare
“Legno rinnovabile per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione energetica dell’esistente e l’alimentazione di impianti tecnologici cleantech”, questo il titolo del convegno organizzato da AIEL in collaborazione con l’Istituto Nazionale Bioarchitettura (Imbar) venerdì 21 febbraio a Progetto Fuoco (Fiera di Verona).
l convegno si rivolge ai progettisti per fornire informazioni tecniche e pratico-applicative sulle potenzialità del legno, sia come materiale per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione energetica di quelli esistenti - anche integrato con altri materiali della bioedilizia - sia come biocombustibile rinnovabile per l’alimentazione di moderni impianti tecnologici, anche integrati con altre rinnovabili. Per questo il programma ha previsto due sessioni, una dedicata alle applicazioni del legno in edilizia e una dedicata all’impianto termico alimentato a biomassa legnosa.
L’introduzione ai lavori è stata condotta da Gianluigi Codemo del Dipartimento Tecnico NOrmativo di AIEL che ha fatto il punto sulle criticità applicative inerenti alla legislazione energetica vigente regolante i sistemi edifici-impianti, con particolare riferimento agli obblighi di copertura da fonti rinnovabili ed all’efficientamento energetico. Le prescrizioni definite dal Decreto Dei requisiti Minimi per alcuni contesti sono di difficile applicazione, motivo per il quale AIEL ha partecipato al GC 90 del CTI per la redazione della I, II, III serie di FAQ del MiSE, le quali hanno consentito di chiarire alcuni aspetti della legislazione e semplificare l’interpretazione delle prescrizioni agevolando l’applicazione degli obblighi normativi.
Il tema della bioedilizia è stato trattato dall’architetto libero professionista Francesco Gramegna che ha riportato alcuni casi studio di edifici a basso consumo che usano il legno come materiale strutturale e che sono anche caratterizzati da spiccate caratteristiche di sostenibilità abitativa. Gli edifici biocompatibili consentono, infatti, di ottenere elevati livelli di risparmio energetico e di migliorare la qualità di vita di chi vi vive o lavora.
Il passaggio dalla sessione dedicata all’edilizia alla sessione dedicata agli impianti termici è stato curato dall’ingegnere libera professionista Serena Piccin che ha dedicato il proprio intervento al tema dei criteri di corretta progettazione in caso di integrazione tra impianti a biomasse e altre rinnovabili, e al Conto Termico chiudendo con un’applicazione pratica di questo incentivo che ha riguardato la sostituzione di una caldaia a gasolio con una caldaia a pellet da 300 kW, investimento di 108.000 euro sostenuto da un incentivo di circa 70.000 euro.