Lettera al sindaco di Milano: "Rivedere i divieti sulla biomassa nel Comune di Milano"
AIEL scrive a Giuseppe Sala e agli Assessorati di competenza del Comune di Milano per chiedere di rivedere i divieti di installazione e di utilizzo degli impianti a biomassa previsti dal nuovo Regolamento comunale sulla qualità dell’aria
Alla luce della discussione in essere sul nuovo Regolamento sulla qualità dell’aria del Comune di Milano AIEL esprime tutta la propria preoccupazione in merito ai divieti di installare (anche in sostituzione) generatori di calore per impianti termici civili aventi potenza termica nominale inferiore a 3 MW alimentati con legna da ardere e biomasse combustibili (art. 3 comma 1 Allegato 2 parte integrante alla proposta di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 582/2020).
Tale preoccupazione viene ulteriormente rafforzata dal divieto, a far data dal 1 ottobre 2023, di utilizzare generatori di calore per impianti termici civili aventi potenza termica nominale inferiore a 3 MW alimentati con legna da ardere e biomasse combustibili, installati da più di 10 anni (art. 3 comma 3 Allegato 2 parte integrante alla proposta di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 582/2020) che in conseguenza a quanto disposto all’art. 3 comma 1 non potranno essere sostituiti con generatori di calore di nuova generazione.
Come è noto, l’inquinamento atmosferico e la qualità dell’aria sono sempre più al centro del dibattito pubblico e politico, sia a livello nazionale sia locale. Aiel, in qualità di associazione di rappresentanza del settore legno-energia, è consapevole che la combustione domestica delle biomasse legnose rappresenta un problema oggettivo che non può essere negato, bensì affrontato con senso di responsabilità.
È altresì noto che la parte prevalente delle emissioni di PM10 legate al riscaldamento a biomasse legnose proviene da stufe a caminetti datati e caratterizzati da tecnologie di combustione superate. Gli apparecchi a legna e pellet installati in Italia da più di 10 anni rappresentano il 70% del parco installato, circa 6,3 milioni, e contribuiscono all’emissione dell’86% del PM10 derivante dalla combustione domestica della biomassa (Aiel, 2020). Quindi, le stufe domestiche vecchie e inefficienti costituiscono la principale fonte di particolato primario derivante dal riscaldamento domestico; pertanto deve esserne limitato l’utilizzo favorendone la sostituzione con sistemi di riscaldamento a legna e pellet moderni ed efficienti. I moderni apparecchi a biomasse sono infatti caratterizzati da emissioni di PM10 da 4 a 8 volte inferiori rispetto alle tecnologie superate (Altroconsumo, 2020). Proprio in Regione Lombardia, dove si consuma oltre il 10% della biomassa legnosa impiegata nel settore residenziale (Gse, 2019), i dati ufficiali evidenziano che nell’arco di 8 anni le emissioni di particolato attribuite al settore del riscaldamento domestico a biomassa si sono ridotte del 30% circa (Arpa Lombardia, 2020), a fronte di un numero di apparecchi domestici installati pressoché invariato e pari a circa 600.000 unità.
Non possiamo infine dimenticare il cambiamento climatico in atto a scala planetaria la cui principale causa sono i gas climalteranti, in particolare la CO2. Per ogni megawattora di energia primaria prodotta, il gasolio emette in atmosfera 326 kg di CO2eq, il GPL 270 kg di CO2eq, il metano 250 kg di CO2eq, il pellet solo 29 kg di CO2eq, la legna da ardere 25 kg di CO2eq .
L’auspicio di AIEL è che in fase di discussione in Consiglio comunale l’articolato normativo venga rivisto in modo da non discriminare indifferentemente tutti gli impianti a biomassa ma permetta invece l’installazione, sia ex novo sia in sostituzione, di generatori a biomassa caratterizzati da elevate prestazioni, rispettando misure anche molto severe ma che premino gli impianti altamente performati (es. 4 e 5 stelle ai sensi del D.lgs. 186/2017). Sarà poi fondamentale un coordinamento con la nuova DGR che disciplinerà gli impianti a biomasse in fase di emanazione da Regione Lombardia e prevedere una chiara distinzione fra impianti residenziali, le cui prestazioni emissive e il rilascio della certificazione ambientale sono disciplinati dal D.lgs. 186/2017, e gli impianti di potenza maggiore.
AGGIORNAMENTO: A seguito della lettera, AIEL ha fissato per la settimana prossima un incontro via web con l'assessore alla mobilità e lavori pubblici del Comune di Milano, Marco Granelli, e con gli uffici tecnici di competenza.