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EVENTI 15-06-2018

Protocollo AIEL-MinAmbiente: pietra miliare per il futuro della filiera

AIEL sigla il Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Ambiente per la promozione di azioni ed iniziative finalizzate alla riduzione delle emissioni degli impianti termici alimentati a biomasse legnose
 
Una pietra miliare nella storia di AIEL. Si può riassumere così il senso del Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Ambiente, sottoscritto in occasione dell’Assemblea 2018. Per la prima volta un’intera filiera si assume, con senso di responsabilità, una serie di impegni per contribuire al processo di risanamento della qualità dell’aria, in relazione sia ai livelli di particolato PM10 che di Benzo(a) pirene. Impegni che guardano ad un futuro che è già domani, con l’obiettivo di ridurre del 70% le emissioni entro il 2030. Un passaggio fondamentale, perché per la prima volta un’Istituzione di governo accoglie e sottoscrive le proposte di AIEL, che si fa interprete degli impegni delle imprese di tutta la filiera legno-energia e si propone come alleata delle istituzioni per un progetto di ampio respiro, coerente con gli scopi e gli obiettivi “dell’Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano”, sottoscritto un anno fa dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare (MATTM) con le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Il Protocollo prevede una serie di impegni da parte dell’Associazione e delle imprese associate che riguardano la continuità e lo sviluppo del sistema di certificazione ariaPulita™, l’attivazione di campagne di informazione, la diffusione dei biocombustibili di qualità e delle buone pratiche, il miglioramento dei percorsi di formazione e aggiornamento degli installatori e manutentori. Un punto importante riguarda l’impegno a promuovere e favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei costruttori associati per sostenere e accelerare il processo di innovazione tecnologica degli impianti a biomasse ai fini della riduzione delle emissioni. A fronte dell’assunzione di responsabilità di AIEL, il Protocollo individua e definisce una serie di impegni del Ministero: la valenza di questi impegni è estremamente importante dal punto di vista politico, perché con la firma di questa Intesa il MATTM recepisce e fa proprie le istanze di AIEL, prima fra tutte il riconoscimento dell’utilità del sistema di certificazione volontario ariaPulita™.
L’accordo inoltre prevede che il MATTM proponga al Ministero dello sviluppo economico un aggiornamento del decreto ministeriale 16 febbraio 2016 allo scopo di garantire fino al 2030 l’incentivazione Conto Termico per la sostituzione degli impianti termici esistenti con impianti a biomasse (interventi 2B), aventi le classi di qualità più elevate, ai sensi del decreto 7 novembre 2017, n. 186. Inoltre, proporrà al Ministero dello sviluppo economico un aggiornamento del decreto ministeriale 16 febbraio 2016, allo scopo di collegare l’incentivazione del Conto Termico per gli impianti termici alimentati con legna da ardere, bricchetti e cippato, alla certificazione di tali biocombustibili in conformità con le norme tecniche di riferimento, le stesse che sono applicate dal sistema di certificazione Biomassplus® promosso da AIEL.
Altro punto saliente dell’intesa, la proposta al Ministero dello sviluppo economico di un aggiornamento del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 relativamente alla qualificazione degli installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di migliorare gli attuali percorsi formativi obbligatori. Ma l’accordo non si ferma al livello nazionale, perché guarda al coinvolgimento delle Regioni del bacino padano per un’azione diffusa e capillare in ambiti di specifica competenza regionale. Le parti inoltre condividono l’importanza delle attività di informazione rivolte sia agli utenti che agli operatori per sensibilizzarli sui temi della riqualificazione energetica e ambientale degli impianti a biomasse legnose (inclusi i sistemi fumari) sulla diffusione delle buone pratiche nell’utilizzo degli impianti. Un punto specifico dell’accordo sottolinea l’importanza delle corrette modalità di utilizzo da parte dell’utente finale, promuovendo l’adozione da parte delle aziende della “guida rapida” al corretto uso degli apparecchi domestici a legna e pellet, da allegare al libretto d’suo e manutenzione degli impianti termici appartenenti alle classi di qualità “4 stelle” e “5 stelle” (secondo il decreto 7 novembre 2017 n. 186). Un’intesa di ampio respiro, quella siglata dal Presidente Brugnoni e da Mariano Grillo Direttore generale del MATTM, che pone le basi per disegnare il futuro delle biomasse legnose ma soprattutto affronta in modo trasparente e pragmatico il tema delle emissioni, oggetto di crescente attenzione da parte di istituzioni e media. Un tema che spesso viene ‘cavalcato’ in maniera strumentale dal settore dei combustibili fossili e che sconta lacune e carenze sui dati di riferimento, ma che rimane comunque centrale per la definizione delle strategie future. Per risolvere queste criticità AIEL ha scelto la strada del dialogo costruttivo, con l’obiettivo di creare i presupposti per dare avvio ad una collaborazione di ampio respiro con il MATTM, come base per un’azione di advocacy rivolta alle istituzioni governative che guarda all’orizzonte del 2030 come termine per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili grazie alla coesione, all’unitarietà d’intenti e all’impegno di tutta la filiera.
 
Gli impegni di AIEL per ridurre le emissioni del 70% entro il 2030
TURN OVER TECNOLOGICO
EFFETTI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
Sostituire un generatore obsoleto con uno dotato di moderna tecnologia significa ridurre le emissioni di polveri fino all’80%. Gli effetti possono essere monitorati con la collaborazione delle ARPA.
IMPEGNI CONCRETI
 
 
 
 

 

  • Promuovere una campagna nazionale per sostenere la rottamazione degli apparecchi installati da più di 20 anni e la loro sostituzione con apparecchi domestici e caldaie a biomasse almeno a 4 stelle, una campagna nazionale di rinnovamento delle canne fumarie e una di comunicazione e promozione del Conto Termico dedicata alle famiglie.
  • Trasformare ariaPulitaTM in una certificazione di terza parte entro il 2020, prevedendo attività di sorveglianza sul mercato.
  • Promuovere continui investimenti da parte delle imprese costruttrici di generatori domestici e caldaie a biomasse in ricerca e sviluppo a garanzia nei prossimi 12 anni di emissioni sempre più minori e maggiori rendimenti.

 
BIOCOMBUSTIBILI DI QUALITÀ
EFFETTI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
L’uso di combustibili legnosi di qualità determina un significativo miglioramento nei processi di combustione con conseguente minore livello di emissioni.
IMPEGNI CONCRETI
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

  • Legare gli incentivi per i generatori all’uso di legna, cippato e bricchette certificati (dall’1/1/2021).
  • Prevedere per gli schemi di certificazione dei biocombustibili legnosi, oltre alla conformità del prodotto alla norma ISO 17225, anche: sistemi di tracciabilità e di dovuta diligenza come previsto dal Regolamento EUTR 995/2010 (Timber regulation) e criteri di sostenibilità ambientale del prodotto, in grado di garantire un risparmio di emissioni di CO2 equivalente almeno pari al 70% rispetto a quello prodotto dal gas naturale, a parità di energia prodotta.

 
PROFESSIONALITÀ
EFFETTI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
L’installazione e gli interventi di manutenzione eseguiti alla regola dell’arte garantiscono che il generatore funzioni in modo ottimale e di conseguenza anche con il minimo livello di emissioni.
IMPEGNI CONCRETI
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

  • Prevedere il riordino delle norme che regolano i requisiti tecnicoprofessionali di cui al D.M. 22 gennaio 2008, n. 37: professionalità e specializzazione di installatori e manutentori devono essere acquisite attraverso un qualificato percorso formativo obbligatorio. Inoltre dovranno essere attivate verifiche e controlli per garantire la sicurezza dei consumatori.
  • Svolgere attività di aggiornamento professionale obbligatorio (16 ore nel triennio) per mantenere a qualifica e l’esercizio dell’attività.
  • Istituire, presso le Regioni, gli elenchi pubblici degli installatori di generatori a biomasse abilitati e che hanno superato il percorso formativo e gli aggiornamenti periodici.

 
MANUTENZIONE PERIODICA
EFFETTI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
Una periodica manutenzione straordinaria dei generatori e delle canne fumarie determina positivi effetti immediati sul loro buon funzionamento, una riduzione delle emissioni e garanzie di sicurezza nell’uso.
IMPEGNI CONCRETI
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

  • Aggiornare le norme che definiscono criteri e tempistiche degli obblighi periodici di manutenzione dei generatori a biomasse e delle rispettive canne fumarie.
  • Superare i ritardi delle Regioni nell’attivazione dei Catasti degli impianti.
  • Intensificare e potenziare le operazioni di verifica e controllo degli impianti termici civili a biomasse per il rispetto degli obblighi di rilascio della Dichiarazione di conformità, per la compilazione dei libretti di impianto e per la registrazione negli appositi catasti informatici.

 
BUONE PRATICHE
EFFETTI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
I comportamenti degli utilizzatori finali dei generatori a biomasse condizionano in modo significativo le emissioni. È importante diffondere corretta informazione su: scelta di legna e pellet di qualità, corrette tecniche di accensione, manutenzione ordinaria dell’apparecchio, consigli su come mantenere in ottimale funzionamento l’impianto.
IMPEGNI CONCRETI
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

  • Programmare e realizzare una campagna nazionale per promuovere le buone pratiche nell’uso dei generatori per il riscaldamento domestico a biomasse.
  • Per tutti i generatori a 4 e 5 stelle, integrare il libretto d’uso con una Quick User Guide, orientata all’installatore- manutentore e all’utente finale.