Conto Termico e Certificati Bianchi, grande partecipazione al confronto con il GSE
In collaborazione con Progetto Fuoco, incontro a Verona per fare chiarezza sulle normative
Oltre 300 Soci e operatori del settore hanno partecipato ieri all’incontro su "Conto Termico e Certificati bianchi per lo sviluppo sostenibile dell'energia termica da biomasse legnose", promosso da Progetto Fuoco e AIEL, presso il Centro Congressi di Veronafiere.
L’occasione ha permesso agli operatori di avere chiarimenti ed indicazioni utili direttamente dai referenti del GSE (Gestore dei Servizi Energetici nazionali), per accedere agli incentivi del Conto Termico per la sostituzione dei vecchi apparecchi con nuove tecnologie ad alta efficienza e basse emissioni e per accedere al meccanismo incentivante dei Certificati Bianchi.
In apertura dei lavori, Raul Barbieri, direttore di Piemmeti Spa ha presentato l'anteprima della prossima edizione di Progetto Fuoco, la più importante fiera di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, che si terrà alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2020.
Nel corso dell’incontro AIEL ha ribadito come il Conto Termico sia uno strumento fondamentale per promuovere il turnover tecnologico nel settore del riscaldamento a legna, necessario per contribuire a migliorare la qualità dell'aria, in particolare nel bacino padano.
La rottamazione dei vecchi apparecchi e la loro sostituzione con generatori di nuova generazione è indispensabile per superare queste problematiche e sfruttare gli enormi passi in avanti compiuti in termini di innovazione ed efficienza degli apparecchi, che oggi abbattono le emissioni fino all’80% rispetto ai precedenti.
Dopo un avvio in sordina, il Conto Termico si è dimostrato uno straordinario strumento per favorire il turnover tecnologico arrivando a coprire fino al 65% della spesa per la sostituzione dei vecchi generatori. I dati sull’utilizzo di questo strumento dimostrano come stia prendendo sempre più piede. Secondo alcune stime di AIEL, presentate ai soci nella prima parte della mattinata, dagli incentivi del Conto Termico deriva circa il 25% delle vendite sul mercato Italia di generatori di calore alimentati con rinnovabili legnose.
"Il principale fattore di dinamicità – ha spiegato Marino Berton, coordinatore di AIEL - dipende dalla riqualificazione del parco installato. Oggi i costruttori investono costantemente nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, tant'è che si può parlare di "nuova generazione di apparecchi domestici alimentati a legna o pellet" in grado di assicurare riduzioni considerevoli degli impatti emissivi e di contribuire al miglioramento della qualità dell'aria."
Anche la definitiva approvazione del Decreto Crescita, convertito in Legge e pubblicato in G.U. lo scorso 29 giugno, ha finalmente fatto chiarezza sulla possibilità di utilizzo dei Certificati Bianchi per le termiche rinnovabili, e in particolare per le biomasse. Questo intervento era atteso da tempo e ha aperto una nuova fase per la filiera legno-energia, soprattutto per quanto riguarda tutte quelle tipologie di intervento che riguardano l'efficienza energetica, non incentivate dal Conto Termico (calore di processo, riscaldamento piscine, teleriscaldamento). AIEL stima che il meccanismo dei Certificati Bianchi, nei prossimi cinque anni potrebbe attivare potenzialmente la realizzazione di 1.600 impianti con investimenti superiori a un miliardo e mezzo di euro nei diversi settori: agroindustriale/industriale, teleriscaldamento, alberghiero, coltivazioni protette (serre).
Anche su questi aspetti i tecnici del GSE hanno fornito indicazioni utili per la corretta compilazione delle pratiche.
I NUMERI DEL CONTO TERMICO
All’inizio di novembre il GSE (Gestore Servizi Energetici) ha aggiornato i dati del contatore Conto Termico, lo strumento che permette di monitorare l'andamento degli incentivi riconosciuti tramite questo sistema incentivante. Da gennaio a novembre 2019 sono stati erogati complessivamente 275 milioni di euro, a fronte di un totale di 261.526 richieste pervenute. In tutto il 2018 i fondi erogati si erano invece fermati a 173,8 milioni, un aumento significativo grazie alle nuove richieste di incentivazione ammesse al meccanismo.
I dati confermano un trend in crescita, anche se restano ancora consistenti le risorse non sfruttate. La spesa annua nel 2019 per la promozione di interventi realizzati da privati (che rappresentano il 77,6% del totale) ammonta a 213,6 milioni di euro a fronte di un limite su base annua di 700 milioni di euro. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione (il 22,4% degli interventi totali) si contano circa 61,6 milioni di euro, al di sotto del limite di spesa annua, che ammonta a 200 milioni di euro.
In questi dati sono comprese tutte le pratiche che hanno interessato il Conto Termico, anche per tecnologie diverse dalla biomassa. Per quanto riguarda il settore delle biomasse legnose (legna, cippato, pellet) gli interventi incentivati dal Conto Termico rappresentano una piccola porzione per la PA, mentre fanno la parte del leone per quanto riguarda la platea che più usufruisce di questo sistema incentivante: privati e imprese hanno infatti effettuato 134.919 interventi, staccando gli interventi su tecnologie termiche solari che si confermano al secondo posto (47.613).
Secondo i dati del GSE gli interventi nel 2018 che hanno riguardato i generatori a biomassa sono stati 45.300 per un totale erogato di 98 milioni di euro. Questi numeri fanno delle biomasse il driver principale del Conto Termico. Un risultato importante, che testimonia l’impegno del settore nel rinnovamento che ha portato ad un incremento esponenziale delle richieste di accesso al Conto Termico: dai 7 milioni erogati nell’anno di esordio dello strumento agli attuali 98 milioni, a cui si aggiungono i 44 milioni destinati al solare termico.
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