Regione Toscana: opportunità per le biomasse nel Piano per la Qualità dell`Aria
A cura di Annalisa Paniz
Il Consiglio regionale della Toscana ha adottato il Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente (PRQA) che contiene la strategia che la Regione Toscana propone ai propri cittadini, istituzioni locali, comuni, imprese e a tutta la società al fine di migliorare la qualità dell'aria. L'arco temporale di riferimento del piano è il 2020 ma molte delle azioni e delle prescrizioni contenute hanno valenza oltre tale orizzonte.
Il PRQA interviene prioritariamente con azioni finalizzate a ridurre di emissioni di:
- materiale particolato fine PM10 (componete primaria e precursori)
- ossidi di azoto NOx.
Le misure adottate per gli impianti a biomassa
Interventi Strutturali Settore Urbanistica
Misura U2) Divieto utilizzo biomassa per il riscaldamento nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni (prescrizione)
- Cosa: divieto di utilizzo biomassa per il riscaldamento.
- Dove: comuni critici per il materiale particolato fine PM10; solo aree di superamento, tipicamente le zone di fondovalle fino ad una altezza di 200 metri.
- In quali edifici: nuove costruzioni o ristrutturazioni dove non era già presente un impianto di riscaldamento a biomassa. Sono escluse le aree non metanizzate.
La risposta di Regione Toscana alle nostre osservazioni
Per le aree critiche è doveroso adottare misure di risanamento che contrastino efficacemente le emissioni di PM10. Una volta che l’aria sarà risanata, in modo sostanzialmente automatico, ossia senza attendere la predisposizione di un nuovo piano per la qualità dell’aria, tali aree perderanno la connotazione di criticità e conseguentemente il divieto di utilizzo della biomassa per il riscaldamento decadrà.
Interventi Strutturali Settore Energia
Misura E2) Prescrizione di efficienza minima per gli impianti termici a biomassa ad uso civile (prescrizione)
- Cosa: divieto di installazione di generatori di calore aventi la certificazione o certificati con qualità inferiore a 4 stelle di cui al DM del 7 novembre 2017 n. 186 “Regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide”.
- Dove: tutto il territorio regionale
- In quali edifici: nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni.
Misura E3) Potenziamento dei controlli sugli impianti domestici destinati al riscaldamento (prescrizione)
- Cosa: Controlli da effettuarsi prioritariamente per gli impianti a biomassa e indicazioni per effettuare campagne informative nei confronti dei cittadini sulla qualità dell’ara.
- Dove: tutto il territorio regionale.
- In quali edifici: tutti gli edifici.
Interventi Contingibili e Urgenti Settore Energia
Misura E7) Ordinanze di limitazione utilizzo biomassa per riscaldamento previste nei PAC (prescrizione)
- Cosa: divieto di utilizzo di biomassa per riscaldamento domestico che potrà essere ammessa solo in impianti ad alta efficienza.
- Dove: nei Comuni critici per il materiale particolato fine PM10 purché il divieto o la limitazione sia prevista nei singoli Piani di Azione Comunale (PAC). Il divieto / limitazione dovranno essere previste da specifiche Ordinanze sindacali.
- In quali edifici: tutti ad eccezione di quelli in cui sono presenti solo sistemi di riscaldamento a biomassa.
La risposta di Regione Toscana alle nostre osservazioni
La misura si attiva solo in caso di continui superamenti del valore limite giornaliero di PM10 e di condizioni metereologiche sfavorevoli alla dispersione di inquinanti. Il dettaglio sulle modalità di attivazione delle ordinanze sindacali è definito da ciascun Comune nell’ambito del proprio Piano di Azione Comunale (PAC). Nel testo del piano si è evidenziato come, attualmente, i PAC approvati dai Comuni prevedano che le ordinanze di divieto, quando attivate, escludono generalmente impianti ad alta efficienza che, nell’ambito dello specifico PAC di ciascun comune, così come nella specifica ordinanza sono ben identificati. La possibilità di riferirsi alla nuova classificazione prevista dal DM 7/11/2017 n. 186 per identificare gli impianti a biomassa esclusi dalle ordinanze sindacali sarà proposta ai Comuni nell’ambito dei periodici tavoli di coordinamento.
Leggi l'approfondimento AIEL sulle biomasse e il quadro di sintesi.
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